Risparmio efficace con portafoglio diversificato. Alcuni prodotti a parte: il caso dei diamanti.
Diversificare e frazionare le performance future degli investimenti è una regola basilare.
Un proverbio recita di non mettere tutte le uova nel paniere: se lo paragoniamo all’ambito finanziario le uova rappresentano i nostri risparmi e il paniere gli strumenti di investimento.
Per costruire un buon portafoglio finanziario bisogna saper scegliere gli strumenti i cui rendimenti siano poco correlati tra loro. Questo perché:
- non c’è uno strumento finanziario che in modo consistente e stabile performi meglio degli altri a testimonianza dell’inutilità di puntare solo su una sola tipologia di investimento.
- diversificando i risparmi tra più classi di attività finanziarie è possibile posizionarsi più o meno sempre nel mezzo dei risultati estremi che questi stessi strumenti finanziari fanno segnare nel tempo singolarmente.
Diversificare quindi azioni, obbligazioni…e il resto? Recentemente sono balzati agli onori della cronaca episodi relativi a persone che hanno scelto di investire in diamanti perché identificati come beni-rifugio, sicuri e con prospettiva di crescita nel tempo. In una politica di diversificazione degli investimenti i diamanti hanno occupato un posto speciale dopo la crisi del 2008. Il diamante finanziario si rivaluta ogni anno di poco e cresce costantemente e lentamente ma non è tutto oro quello che luccica.
Invito a riflettere e ad informarsi bene: investire in diamanti è un’operazione che può essere valutata ma con le dovute accortezze. A seguito di situazioni poco piacevoli segnalate dall’associazione dei consumatori la Consob è intervenuta fornendo linee guida molto utili per i risparmiatori che trovate qui riassunte:
